Inquadramento della Morfopsicologia di Bartolomeo Valentino
Come definire la Morfopsicologia, come va inquadrata, in quale gruppo scientifico?
Domande che dobbiamo porci dopo i tentennamenti del passato sfociati negli studi del XX secolo ricorrenti ad una metodologia più squisitamente scientifica. Quello che si può affermare con certezza è che non lascia indifferenti . Certamente non tutti gli specialisti ne sono convinti della sua importanza e validità. Resta sicuramente, però, un approccio intrigante su come funziona la personalità dell’uomo. La sua credibilità, è oggi notevolmente aumentata, tanto da considerarla una vera scienza, non quella esatta, come la fisica, la Chimica ecc., che si rifanno a principi universali e validi per tutti i tempi, le generazioni e le razze. Essa appartiene al gruppo delle scienze umane, come la filosofia, la Psicologia, la Sociologia. Queste non possono contare su principi eterni. Ma non per questo non hanno la loro validità. La svolta nel campo scientifico della Morfopsicologia si è avuta parallelamente allo sviluppo della genetica, biologia, ma soprattutto della neurofisiologia. Quest’ultima ci ha consentito di stabilire dei rapporti precisi tra le diverse parti del viso e le corrispondenze metaforiche con funzioni di varie parti del cervello. Attualmente noi conosciamo il significato delle varie strutture del viso e perché attribuiamo a tali parti specifiche funzioni. Un altro motivo di svolta alla credibilità della Morfopsicologia è venuto dal campo artistico a cominciare dal grande Leonardo da Vinci, seguito da tanti altri artisti. E’, infatti, uno dei primi ad indagare sui moti dell’anima, ovvero sulle spinte emotive che andavano lette sul nostro viso. Ed anzi, come a certe espressività del viso, corrispondessero precisi sentimenti. Non a caso Leonardo è stato un profondo conoscitore dell’Anatomia, tanto che era solito recarsi di notte tempo, aiutato da Anatomici professionisti negli Ospedali per eseguire dettagliate autopsie. Ma quali sono le fasi di lettura del volto. La Morfopslogia odierna si dedica proprio ad un paziente lavoro di osservazione delle sue strutture anatomiche del viso(da qui l’importanza dell’Anatomia); la seconda fase è la decifrazione di quelle strutture ed infine la loro interpretazione, cogliendo l’intimo rapporto tra queste strutture e gli aspetti della personalità. Va aggiunto che in alcuni ambienti Scientifici Universitari abituati a ragionare solo sui risultati di un esperimento in laboratorio, risulta molto difficile accettare dei principi a cui la Morfopsicologia si rifà, ma non per questo non ha la sua validità. Anche la Psicologia, come accennavo, non fonda le sue teorie su rigorosi leggi, non per questa non è accettata come Disciplina vera. Anzi esistono numerose scuole a confronto che assumono nel dibattito la loro importanza.
(*) Già Professore di Anatomia II Università di Napoli-Docente di Morfopsicologia e Linguaggi Extraverbali