Capua (Caserta) – Lo spettacolo presentato dall’Istituto “Giulio Cesare Falco” nella monumentale chiesa dell’Annunziata è stato un evento particolarmente suggestivo, caratterizzato da una cura impeccabile dei particolari. Gli allievi dell’istituto capuano, insieme ai docenti e ai collaboratori, hanno contribuito in modo significativo al successo della manifestazione. La conduzione, affidata a Erennio De Vita, si è contraddistinta per la sua professionalità collaudata. Il tutto è stato coordinato dalla Dirigente scolastica Angelina Lanna (nelle foto).
La tematica dell’inclusione è stata il filo conduttore dello spettacolo, che ha sostenuto coreografie e testi. L’Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” ha partecipato come socio fondatore alla “Notte della Moda”, un evento ideato e proposto dalla Rete Nazionale TAM Tessile Abbigliamento e Moda, che conta ottantadue scuole tecniche d’Italia. L’Istituto Falco ha declinato l’evento sulla tematica dell’inclusione, rimanendo fedele alla propria missione educativa e formativa. La moda è stata vista come un linguaggio senza confini e come testimonianza di una realtà priva di discriminazioni.
L’Istituto è riuscito a coinvolgere i principali stakeholder della città, grazie al patrocinio delle Amministrazioni municipali di Capua e di Grazzanise. La chiesa e le associazioni cittadine, tra cui la Pro Loco, il Touring Club Italiano, la sezione Fidapa, la cooperativa Città Irene, il circolo Appio – Aliante, Capua luogo della Lingua, Donne come Noi, Il Gelso, ASD il Gladiatore, hanno offerto un supporto sinergico. Questo ha permesso la realizzazione di momenti variegati che hanno incluso l’esposizione di manufatti artistici e abbigliamenti tipici di Paesi stranieri, senza confini. Le ragazze e le mamme dei progetti SAI di Capua e Vitulazio hanno sfilato con gli outfits di Legami Lab – sartoria sociale – curato dalla fashion designer Mariangela di Grazia.
Durante l’evento, la coordinatrice dei progetti Sai, Teresa Massaro, è intervenuta a rappresentare la Città Irene – Cooperativa di solidarietà sociale ONLUS. È stata un’importante occasione di condivisione su un percorso che rende le nostre città sempre più accoglienti ed inclusive. Uno dei momenti più toccanti è stato quando è stata letta la lettera di una giovane afgana rifugiata in Italia.
Il professor Antonio Sapio ha proposto una riflessione sull’estetica sociologica della moda e sul delicato equilibrio tra la necessità dell’uomo di distinguersi attraverso l’abbigliamento e la tendenza ad uniformarsi alle mode del momento. Durante la serata, sono stati premiati gli studenti meritevoli che hanno dimostrato eccellenza nelle competenze acquisite. Gli allievi dalle prime alle quarte classi hanno ricevuto omaggi, mentre i diplomati e gli studenti delle classi quinte hanno ricevuto borse di studio.
Il Falco è riuscito a coniugare l’impegno di vari indirizzi, non solo relativi al Sistema Moda, ma anche ad Agraria, per la riscoperta dei materiali tessili naturali del passato e lo studio di nuovi tessuti bio-tech. In particolare, i docenti e gli studenti di elettrotecnica hanno contribuito a creare scenografie particolari con abiti realizzati dall’indirizzo Moda, arricchiti da sfavillanti luci a LED. Durante la sfilata di chiusura della serata, gli abiti hanno catturato l’attenzione degli spettatori.