Marcianise / Orta di Atella (Caserta) – Due gip, quello del Tribunale per i minorenni di Napoli e quello ordinario del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno confermato la misura cautelare in carcere per i due fratellastri arrestati mercoledì scorso a Marcianise, autori del ferimento di un pugile di 16 anni, e individuati dopo un tempestivo intervento dei carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile della locale Compagnia. I militari, in breve tempo, sono riusciti a rintracciare i due fratellastri di 29 e 17 anni: uno, C.G. resterà nella comunità dei Colli Aminei e l’altro maggiorenne Vincenzo Fortunato, nel carcere sammaritano, come deciso dai giudici dopo l’udienza di convalida. Lo riporta oggi Il Mattino. Vittima dell’accoltellamento – avvenuto nei pressi del centrale istituto scolastico Novelli – il sedicenne che era stato accerchiato da una vera e propria baby gang i cui componenti sono in via di identificazione. Dagli accertamenti, risulta che il giovane pugile si stava intrattenendo con un suo amico (anch’egli minorenne) all’esterno dell’istituto Novelli per salutare una ragazza, quando sarebbero stati raggiunti da alcuni ragazzi in scooter con i quali è iniziata un’animata discussione. Dalle parole si è passati ai fatti e nella lite uno degli aggressori avrebbe estratto un coltello ferendo il ragazzo, giovane promessa del pugilato. Sembra che alla base della contesa ci sia proprio una ragazza e che già precedentemente ci fosse stato un litigio tra il pugile e un suo coetaneo. L’episodio ha provocato preoccupazione nella comunità e soprattutto fra gli studenti dell’Isiss, con una forte maggioranza di donne, molte delle quali scappate via nel momento in cui è scoppiata la lite ma il rapido intervento dell’Arma è stato decisivo per individuare i due autori del ferimento. L’arma usata dal feritore non è stata ancora ritrovata. Le condizioni del ragazzo accoltellato, ancora ricoverato in ospedale, sono buone e nelle prossime ore dovrebbe essere dimesso. Una vicenda che riporta il tema della violenza in primo piano, soprattutto la violenza gratuita, quando alla base ci sono futili motivi e che ha un grave precedente, quello di Gennaro Leone un giovane pugile ucciso a Caserta durante la Movida. Per questo omicidio è stato condannato in primo grado, un altro giovane che attende il verdetto di secondo grado.