Caserta, 5 dicembre 2023 (di Angela Barbieri) – Il Presidente del Consiglio Regionale Campania di Italia Nostra Massimo Maresca la e Presidente di Italia Nostra Antonella Caroli diffondono una lettera aperta sulle ‘criticità’, lo scorso primo dicembre – ancora una volta, ma con tono molto morbido – hanno diffuso una lettera aperta ai media chiedendo lumi e chiarimenti su alcuni retroscena del Masterplan di Fondazione Casa Fratelli tutti: risultato? I media allineati non hanno scritto mezza parola e le risposte sono state uguale a zero.
L’Associazione Nazionale Italia Nostra APS e il Consiglio Regionale Campania, in riferimento al Masterplan presentato dalla Fondazione Casa Fratelli Tutti per l’area MACRICO di Caserta, fa presente le seguenti osservazioni: Premesso che Italia Nostra è fondatrice del Comitato MACRICO, nato il 7 gennaio 2001 per la salvaguardia dell’ultima area verde al centro di Caserta; Che il Comitato, fin dalla sua fondazione, si è battuto perché all’area venisse attribuita la destinazione urbanistica F2 (Verde pubblico) con indice di edificabilità pari a zero e il solo recupero degli edifici in muratura esistenti; Che nel corso di questi 22 anni la sede nazionale di Italia Nostra ha supportato le molteplici iniziative del Comitato, in particolare la raccolta pubblica di fondi “50 euro per rimanere al verde”, che ha ricevuto il primo premio nazionale “Villirillo” di Cittadinanzattiva nel 2005; Che sull’area sono stati apposti ben due vincoli dal MIC, tuttora vigenti; Che, nonostante le petizioni popolari promosse dal Comitato con la sottoscrizione di migliaia di cittadini casertani, a tutt’oggi l’area è destinata a zona F del vigente PRG senza ulteriore specificazione; Visto il Masterplan presentato dalla Fondazione Casa Fratelli Tutti, nel quale compaiono nuovi edifici e si prevede l’abbattimento e la ricostruzione di quelli esistenti, si chiede:
1. Su quale ipotesi di destinazione urbanistica sia stato realizzato lo studio di prefattibilità; 2. Qual è la volumetria totale prevista; 3. Come sia possibile prevedere la demolizione e ricostruzione di edifici vincolati; 4. Date le funzioni ipotizzate e il finanziamento previsto da parte dei privati, come sia possibile la fruizione pubblica dell’area. Queste domande sono state poste dallo stesso Comitato MACRICO, ma nessuna risposta precisa è arrivata, al di là di belle dichiarazioni d’intenti e generiche assicurazioni. Italia Nostra ribadisce la contrarietà a qualsiasi ipotesi di grave alterazione dell’area, la assoluta osservanza dei vincoli e la garanzia del rispetto delle norme.