Caserta, 15 settembre 2024 – (di Andrea D’Alterio) – Caserta, Pescara, Genova. Non si ferma l‘escalation di violenza nei confronti del personale sanitario in Italia e contro cui il governo sta studiando misure ad hoc, come l’arresto in flagranza differito. Nelle tre città, ad essere aggrediti, sono stati diversi medici, infermieri e un autista di ambulanza.
A Caserta: minaccia la guardia medica e prende a pugni l’autista del 118
Dovrà rispondere di lesioni personali, danneggiamento, violenza o minaccia a pubblico ufficiale e interruzione di un servizio di pubblica necessità, il 29enne denunciato dai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone, in provincia di Caserta. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l’uomo avrebbe aggredito l’autista dell’ambulanza, colpendolo con ripetuti pugni alla testa, danneggiato il mezzo di soccorso sanitario e minacciato sia i dottori della guardia medica che il personale sanitario presente.
Giunto con la moglie presso la guardia medica di Mondragone con mezzi propri, il 29enne avrebbe iniziato a sferrare violenti calci alla porta d’ingresso dell’ambulatorio pretendendo che i medici interrompessero la visita in atto ad altra paziente per prestare soccorso alla moglie in preda ad un attacco di panico. Il 29enne, poi, avrebbe colpito con diversi pugni alla testa l’autista dell’ambulanza in quel momento presente all’esterno dell’ambulatorio, danneggiando con calci e pugni la fiancata del mezzo e mandando in frantumi il parabrezza, continuando ad inveire e minacciare i sanitari anche mentre questi visitavano la donna. L’autista dell’ambulanza, visitato presso la clinica Pineta Grande di Mondragone è stato poi dimesso con 7 giorni di prognosi. L’uomo, bloccato dai carabinieri giunti presso l’ambulatorio su richiesta delle vittime, è stato condotto in caserma e denunciato a piede libero.