Caserta, 21 settembre 2024 – A quasi due anni da una nota inviata dal presidente del Consiglio dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Caserta, Carlo Raucci, al Governatore della Campania Vincenzo De Luca, per sollecitare un intervento – a nome dei 4000 iscritti – sulla problematiche del Genio Civile di Caserta, i rappresentanti degli ordini professionali del Casertano hanno incontrato per la seconda volta in tre mesi il vice governatore Fulvio Bonavitacola per fare il punto della situazione sull’impasse all’ufficio di via Battisti che nel 2023 è stato anche oggetto di una interrogazione parlamentare.
All’incontro tra i presidenti degli ordini professionali dell’area tecnica del Casertano ed i vertici della Regione Campania, per discutere delle problematiche connesse alle tempistiche delle pratiche presentate al Geno Civile, hanno partecipato il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Carlo Raucci, il Presidente dell’Ordine degli Architetti Raffaele Cecoro, il Oresidente di Ance Luigi della Gatta, il Presidente del Collegio dei Geometri Aniello Della Valle e il vice-presidente dell’Ordine dei Geologi Gennaro D’Agostino. Per la Regione Campania erano presenti il vicepresidente Fulvio Bonavitacola, il consigliere Giovanni Zannini, il Direttore Generale Italo Giulivo ed il dirigente del Genio Civile Caserta, Nicola di Benedetto.
La discussione è stata incentrata sui forti rallentamenti relativi all’espletamento delle pratiche di autorizzazione sismica e sulle casistiche legate a richieste di integrazioni e/o preavvisi di diniego pervenuto dopo i termini previsti per legge anche su attestazioni di progetto. I rappresentanti degli ordini hanno esposto le varie problematiche senza tralasciare una serie di deficit del portale sismica.
In particolare, durante la riunione, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Caserta, Carlo Raucci, ha portato all’attenzione una contraddizione evidente: «Ci troviamo di fronte a una gestione delle pratiche a due velocità – ha dichiarato – da un lato, occorrono fino a un anno e mezzo per ottenere una risposta su una pratica completa, mentre, se vi sono impedimenti o documenti mancanti, il Genio Civile emette un diniego entro 20 giorni. Mi chiedo, dunque, se la lentezza dipenda da un evidente sotto organico del personale: perché per dare un diniego bastano pochi giorni, mentre per valutare una pratica completa si attendono tempi così lunghi?».
Raucci ha sottolineato come questo squilibrio crei frustrazione tra i professionisti, che devono rispettare scadenze stringenti, presentando la documentazione mancante entro dieci giorni, pena il rigetto della pratica proponendo di organizzare anche una sorta di forum con question-time tra il dirigente del Genio Civile e l’utenza dei professionisti, al fine di discutere apertamente le problematiche e trovare soluzioni per ridurre i tempi di attesa e migliorare l’efficienza degli uffici.
I rappresentanti della regione pur ammettendo ritardi sull’espletamento delle pratiche hanno evidenziato come nella maggior parte dei casi le richieste di integrazioni su App, relazioni a strutture ultimata e collaudi non vadano ad inficiare le pratiche ormai presentate. Dopo un ampio dibattito si è deciso di far partire un tavolo tecnico con il compito di stilare un vadenecum ed organizzare incontri sul territorio con i vertici del genio civile come suggerito dal presidente degli ingegneri Carlo Raucci. Entro qualche mese, dovrebbe partire un Front Office per permettere un contatto diretto con gli uffici da parte dei professionisti.
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