Giuseppe Razzano al Centro della Presunta Ragnatela di Corruzione a Sorrento: Le Società e gli Appalti Sotto la Lente
Sorrento / Caserta – Luglio 2025 – L’inchiesta sulla corruzione che ha scosso il Comune di Sorrento ha messo in luce la figura di Giuseppe Razzano, individuato dagli inquirenti come uno dei nomi chiave nel presunto sistema di appalti truccati e dazioni illecite. Le indagini hanno ritenuto sussistenti gravi indizi a suo carico con riferimento ai reati contestati, che includono la corruzione (artt. 318, 319, 321 c.p.) e il concorso di persone (artt. 81 cpv., 110 c.p.). Secondo le accuse, Giuseppe Razzano sarebbe tra gli imprenditori che avrebbero aderito a “patti illeciti”, promettendo vantaggi a pubblici ufficiali del Comune di Sorrento, tra cui il sindaco Massimo Coppola e il suo fiduciario Raffaele Guida. In cambio di tali presunti vantaggi, i funzionari avrebbero assicurato l’aggiudicazione indebita di una serie di affidamenti, tra cui la gara d’appalto per la promozione del “Brand Sorrento”, progetti per servizi demografici e attività di comunicazione legate alla risorsa mare, oltre ad altre procedure. L’attenzione investigativa su Razzano (e altri) è scaturita da un esposto sporto il 13 ottobre 2022, che denunciava presunte irregolarità in numerosi affidamenti e appalti comunali. Già dall’analisi delle prime sei procedure, il nome di Razzano è emerso con insistenza. Un caso emblematico è l’appalto per la “promozione del Brand Sorrento”, aggiudicato il 15 giugno 2021 alla ditta individuale Comunicando di Giuseppe Razzano. Le successive verifiche avrebbero rivelato numerose illegittimità: in particolare, la ditta non sarebbe stata in possesso del requisito di un fatturato pari al valore posto alla base d’asta e relativo agli ultimi tre esercizi, avendo iniziato la propria attività solo dal 3 novembre 2020. Questo affidamento è stato formalizzato con la determinazione numero 758 del 24 maggio 2021. Il nome di Razzano sarebbe inoltre emerso in relazione ad affidamenti diretti per il “Progetto per servizi demografici”(5 ottobre 2021) e l'”Attività di comunicazione risorsa mare” (13 ottobre 2021). Per questi affidamenti, le accuse sostengono che, nonostante fossero emersi soggetti affidatari collegati, i provvedimenti adottati non esplicitavano le ragioni che giustificavano la necessità di procedere con affidamento diretto. Le indagini hanno evidenziato che Giuseppe Razzano e Raffaele Guida sarebbero stati nominativi ricorrenti negli affidamenti analizzati, suggerendo un presunto schema in cui, attraverso partecipazioni societarie, anche in altre persone giuridiche, e per interposta persona, Razzano sarebbe risultato, direttamente o indirettamente, aggiudicatario di diversi affidamenti proposti dal Comune di Sorrento. Un elemento chiave della presunta ragnatela è l’identificazione di “una serie di ditte, aventi tutte lo stesso oggetto e la stessa sede facenti capo a [Giuseppe Razzano]”. A riprova di ciò, i documenti fiscali di Comunicando avrebbero mostrato l’emissione di fatture nel 2021 nei confronti di altre società esaminate, specificamente la KIDEA S.r.l. e la SEIVENTERA s.r.l., con quest’ultima anch’essa riconducibile a Giuseppe Razzano. Infine, anche l’affidamento diretto per la “realizzazione iniziativa notte bianca a Sorrento”, avvenuto il 25 marzo 2022, ha coinvolto la ditta Comunicando di Giuseppe Razzano. Sebbene l’individuazione dell’operatore sia avvenuta tramite l’elenco ME.PA., il provvedimento di affidamento non avrebbe indicato “gli specifici presupposti, le motivazioni e le modalità per cui viene individuato tale operatore rispetto ad altri presenti in elenco”, secondo quanto rilevato dalle autorità.
IL PRIMO CASO A MAGGIO 2025
Sorrento, appalti truccati e favori in Comune: il ruolo chiave dell’imprenditore Razzano Nel cuore dell’inchiesta sulla corruzione nella gestione degli appalti pubblici a Sorrento emerge il nome di Giuseppe Razzano. Favori, affidamenti diretti e società collegate: il sistema opaco che ha messo in allarme la Procura.
Sorrento. È al centro di un’indagine ampia e complessa che ha travolto amministratori, tecnici comunali e imprenditori, accusati – a vario titolo – di reati gravi come turbativa d’asta, corruzione, peculato e autoriciclaggio. Nell’inchiesta che vede coinvolti anche il sindaco di Sorrento Massimo Coppola e diversi funzionari pubblici, emerge un nome ricorrente nei fascicoli degli inquirenti: Giuseppe Razzano, titolare della ditta individuale Comunicando, indicato come imprenditore di riferimento in numerose procedure ritenute illegittime. Secondo la ricostruzione contenuta negli atti giudiziari, Razzano risulta assegnatario – direttamente o per interposta persona – di molteplici affidamenti da parte del Comune, spesso in assenza di requisiti oggettivi o in violazione delle norme sulla trasparenza e sulla concorrenza. Un sistema che gli avrebbe consentito di beneficiare in modo indebito di fondi pubblici attraverso gare pilotate o incarichi ad personam. Ditta giovane, appalti milionari Le prime anomalie risalgono al giugno 2021, quando la gara per la promozione del brand “Sorrento” viene aggiudicata proprio alla Comunicando di Razzano. Una scelta sorprendente, considerando che l’attività risultava avviata solo pochi mesi prima, nel novembre 2020, e che non possedeva i requisiti economico-finanziari richiesti dal bando. A firmare l’atto di aggiudicazione: il Dirigente Donato Sarno e la RUP Marianna Addolorato. Nel giro di pochi mesi, alla Comunicando vengono poi affidati altri incarichi, tra cui l’iniziativa della “Notte Bianca” (marzo 2022), senza motivazioni chiare sulla scelta dell’affidatario e in violazione del principio di rotazione. Secondo la commissione anticorruzione interna al Comune, gli affidamenti a Razzano risultavano privi di trasparenza, senza adeguate motivazioni istruttorie né giustificativi di prezzo. Un sistema ramificato di relazioni A preoccupare gli inquirenti non sono solo i singoli incarichi, ma il complesso intreccio societario e relazionale che farebbe capo a Razzano. Secondo quanto emerso, esisterebbero più ditte riconducibili allo stesso imprenditore, tutte con lo stesso oggetto sociale e la stessa sede legale. Tra queste, anche la Seiventera S.r.l. e la Kidea S.r.l., con cui Comunicando intrattiene rapporti economici documentati. Ad avvalorare il sospetto di un sistema collaudato per ottenere vantaggi indebiti, vi sono i continui rapporti – personali e professionali – tra Razzano, il sindaco Coppola, e Raffaele Guida, ritenuto il “facilitatore” politico-amministrativo dell’intero meccanismo. Guida, secondo gli atti, avrebbe avuto anche legami con ambienti della criminalità organizzata e avrebbe ricevuto incarichi comunali attraverso procedimenti viziati. Verbali interni, conferme e ombre A rafforzare il quadro accusatorio, la Procura richiama diversi verbali anticorruzione interni redatti tra il 2022 e il 2023 dal segretario generale del Comune, Candida Morgera, e dall’avvocato Donatangelo Cancelmo. I documenti evidenziano irregolarità nei bandi, violazioni del codice degli appalti, mancanza di controlli sui requisiti delle imprese e sospette sovrapposizioni tra operatori economici legati a Razzano e Guida. In un caso, viene contestato alla Comunicando il sub-affidamento dei lavori di montaggio delle panchine smart a una ditta di Maddaloni, la CG SIL, in violazione della normativa sui subappalti. In un altro, emerge che la società vincitrice non ha mai presentato relazioni o giustificativi a sostegno dei prezzi praticati per gli eventi promozionali. In alcuni casi, le spese risultano sovrastimate rispetto ai costi reali. Appalti sospetti anche al Cinema Tasso Nelle indagini rientrano anche i lavori di adeguamento tecnologico del Cinema Teatro Tasso, dove emergono contatti tra funzionari comunali, membri della commissione di gara e imprenditori legati a Razzano. Anche qui, secondo gli inquirenti, il meccanismo di affidamento sarebbe stato piegato a logiche clientelari, favorendo imprenditori “vicini” agli amministratori. Conclusione: un sistema da decifrare L’indagine – originata da un esposto anonimo del 2022 – ha svelato una presunta rete di favoritismi e corruzione sistemica all’interno della macchina amministrativa sorrentina. Il nome di Giuseppe Razzano, imprenditore con più società all’attivo, ricorre con insistenza nelle procedure più criticate. La Procura ipotizza che attraverso una rete di affidamenti irregolari e relazioni opache, lo stesso abbia beneficiato di un canale privilegiato per accedere ai fondi pubblici. L’inchiesta è ancora in corso, ma i gravi indizi raccolti – tra documentazione contabile, tabulati telefonici, verbali interni e testimonianze – lasciano intravedere uno scenario preoccupante di cattiva gestione della cosa pubblica, con una regia che, secondo l’accusa, avrebbe avuto al centro proprio il binomio Coppola-Razzano. Saranno ora i giudici a chiarire se si sia trattato di mere irregolarità o di una vera e propria struttura corruttiva.
IL CASO ANAC
La delibera dell’Autorità Nazionale Anticorruzione – emanata un anno e mezzo fa – evidenzia gravi criticità sull’imparzialità e l’opportunità del conferimento dell’incarico a Razzano. Coinvolti affidamenti pubblici e incarichi in settori sensibili CASERTA – 16 luglio 2025 – (Telexnews) L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC), con delibera adottata nella seduta del Consiglio del 31 gennaio 2024, ha espresso un articolato parere in merito alla posizione del dott. Giuseppe Razzano, attualmente componente del Comitato Direttivo del Consorzio ASI di Caserta, presieduto dalla dott.ssa Raffaela Pignetti ed indagato nell’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il sindaco di Sorrento scattata ieri con altri arresti. Al centro del provvedimento, notificato anche via PEC all’ente consortile, vi è l’ipotesi di conflitto di interessi strutturale connesso alla nomina e all’operato dello stesso Razzano all’interno dell’organo amministrativo del consorzio. Il contesto La questione nasce da una duplice richiesta di parere (prot. ANAC n. 107578 del 1 dicembre 2023 e n. 4032 del 10 gennaio 2024) riguardante la sussistenza di cause di inconferibilità per l’incarico ricoperto da Razzano, nominato membro del Comitato Direttivo con Decreto del Presidente della Giunta regionale n. 39 del 7 aprile 2023 (relatore assessore Marchiello). La Regione Campania, quale ente di riferimento per le nomine negli organi direttivi del Consorzio ASI, ha richiesto una valutazione alla luce di alcune criticità rilevate. Il dott. Razzano risulta infatti titolare o referente di attività imprenditoriali nel settore degli impianti pubblicitari, operanti anche in aree industriali del Consorzio ASI. Inoltre, società a lui riconducibili hanno ricevuto affidamenti diretti da parte di società pubbliche partecipate dalla Regione Campania, come AIR Campania e Autoservizi Irpini S.p.A., per forniture pubblicitarie e altri servizi. Le osservazioni dell’ANAC Nel documento, l’ANAC evidenzia come la posizione del dott. Razzano sia potenzialmente lesiva del principio di imparzialità dell’azione amministrativa, configurando un conflitto di interessi reale e strutturale. Il conflitto, secondo l’Autorità, va ben oltre un singolo episodio: sarebbe sistemico e legato alla sovrapposizione tra incarichi pubblici e interessi economici privati, potenzialmente in contrasto con l’attività istituzionale del consorzio. Particolare rilievo è stato attribuito alla seduta del Comitato Direttivo del 7 giugno 2023, durante la quale si discusse una nota consortile del 22 marzo 2023 relativa a morosità e concessioni pubblicitarie, temi di diretto interesse imprenditoriale per Razzano. In quella occasione – rileva l’ANAC – il componente non si è astenuto, come invece previsto dalle norme sulla trasparenza e l’imparzialità. Secondo l’ANAC, l’interessato avrebbe dovuto comunicare formalmente la situazione di conflitto e astenersi dalla partecipazione alla discussione, in quanto “si sostanzia un interesse diretto, personale o professionale” capace di compromettere la neutralità del procedimento. Gli incarichi e gli affidamenti pubblici L’istruttoria dell’ANAC ha fatto emergere affidamenti diretti a società riconducibili a Razzano, tra cui: • €13.500,00 + IVA da AIR Campania per la fornitura di 100 cartelli pubblicitari (delibera n. 235 del 16.06.2022); • €6.340,00 sempre da Autoservizi Irpini S.p.A. (deliberazione n. 83 del 1.07.2022); • €406.700,00 dal Comune di Sorrento (determina dirigenziale n. 893 del 15.06.2021). Tali incarichi, conferiti anche tramite affidamento diretto, rafforzano – secondo l’Autorità – la percezione di un intreccio sistemico tra interessi pubblici e privati, non sanabile con il solo rimedio dell’astensione, che anzi rischierebbe di bloccare il corretto funzionamento dell’ente a causa della ripetitività delle situazioni di conflitto. Le raccomandazioni dell’ANAC Pur non ravvisando una causa di inconferibilità automatica ai sensi del d.lgs. 39/2013, l’ANAC invita il Consorzio ASI a valutare sotto il profilo dell’opportunità il mantenimento dell’incarico, suggerendo: • la designazione di un sostituto di pari grado in caso di astensione; • misure organizzative preventive, come l’integrazione delle dichiarazioni rese ex art. 46-47 DPR 445/2000 con il dettaglio di incarichi pubblici e privati attuali e pregressi; • l’inserimento nel Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) dell’obbligo esplicito di dichiarazione sui conflitti d’interesse, ad oggi non pubblicato nella sezione “Amministrazione Trasparente” del sito consortile. Conclusione In attesa di un eventuale intervento del Consorzio ASI, l’Autorità conclude che la presenza del dott. Razzano nel Comitato Direttivo comporta il rischio concreto e reiterato di conflitti d’interesse, con potenziale pregiudizio per l’imparzialità dell’azione amministrativa. La vicenda apre interrogativi importanti sulla trasparenza nella gestione degli enti pubblici economici, specie in territori delicati come quello casertano, dove la credibilità istituzionale è un bene da tutelare con rigore
IL COMUNICATO DEL PRESIDENTE ASI
Caserta, 16 luglio 2025 – In riferimento alle notizie riportate oggi dagli organi di stampa riguardanti l’inchiesta di Sorrento che, come appreso, vede tra gli indagati anche Giuseppe Razzano, ritengo doveroso esprimere la mia preoccupazione. Il sistema che, da quanto si legge, sembra delinearsi evidenzia un modus operandi purtroppo diffuso, capace di interessare tanti altri Enti, per questo più che di un “sistema Sorrento”, ritengo più opportuno parlare di “sistema Campania”, dal quale mi dissocio. Lo afferma in un comunicato il presidente dell’Asi Caserta Raffaele Pignetti che prosegue. Desidero ricordare che già nel 2023 il Consorzio ASI Caserta ha segnalato all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) potenziali profili di incompatibilità relativi alla nomina di Razzano nel Comitato Direttivo, avvenuta con Decreto del Presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca n. 39 del 7 aprile 2023, su proposta dell’assessore Antonio Marchiello. Abbiamo fatto richiesta di parere evidenziando criticità legate al coinvolgimento di Razzano in attività imprenditoriali nel settore pubblicitario in aree ASI, nonché in rapporti economici con società pubbliche partecipate dalla Regione Campania, tra cui AIR Campania e Autoservizi Irpini, oltre che con enti locali tra i quali il Comune di Sorrento. L’ANAC ha riconosciuto l’esistenza di un conflitto di interessi strutturale, potenzialmente lesivo dell’imparzialità amministrativa. Il Consorzio ASI ha trasmesso il parere dell’Autorità alla Regione Campania, titolare della nomina di Razzano all’interno del Comitato direttivo, senza tuttavia ricevere alcun riscontro. Auspico che la Giustizia faccia pienamente il suo corso, con tempestività, nell’interesse dei cittadini e della corretta amministrazione della cosa pubblica, significando che chiunque sia sottoposto a indagini è da ritenersi presunto innocente fino a sentenza definitiva.