Caserta 2025 – (di Franco Cocozza) – Chiuso da inizio aprile dopo la caduta di due plafoniere nella zona degli spalti, lo Stadio del Nuoto di Caserta potrebbe non aprire per settembre. Gli uffici del settore Patrimonio della Provincia sono al lavoro per verificare le reali possibilità di riavviare il servizio per l’autunno, ma pare che gli scogli da superare siano ancora tanti. E all’orizzonte si intravede la possibilità di affidare a privati la struttura sportiva per garantire agli utenti di poter finalmente usufruire della piscina (nell’ultima annata erano circa 700 gli iscritti) in modo continuo, costante e sicuro. A paventare questa opportunità è il presidente della Provincia Anacleto Colombiano che ha dato mandato agli uffici di stilare una documentazione completa in merito a tutte le strutture sportive che fino al 12 giugno (quando nell’ultimo consiglio provinciale presieduto da Marcello De Rosa è stata sciolta l’Agenzia Gestione Impianti Sportivi) erano gestite dall’Agis e la cui amministrazione, da allora, è passata al settore Patrimonio della Provincia.
Un’internalizzazione del servizio che non è semplice. «Devo avere un quadro completo sulle strutture sportive della Provincia e poi verificare come organizzare i vari servizi. Molte sono le opportunità da valutare, non esclusa quella di dare in gestione alcuni impianti, in particolare lo Stadio del Nuoto, a privati. La piscina deve funzionare e funzionare bene, per questo c’è bisogno di scegliere la giusta soluzione per evitare che si ripetano incidenti come quelli accaduti in passato che bloccano il servizio e creano problemi a centinaia di persone. Ecco che dare in gestione a un privato lo Stadio del Nuoto potrebbe essere una buona opportunità ovviamente attraverso una procedura pubblica e con tutte le garanzie per la Provincia e i cittadini».
Così diceva Colombiano poco prima di Ferragosto. Parole alle quali sono seguiti fatti visto che proprio tra oggi e domani è previsto un incontro con i dirigenti provinciali ingegnere Paolo Madonna (dirigente del settore Patrimonio) in testa per analizzare il caso dell’impianto di viale Gallicola e addivenire a una decisione. Intanto, il lavoro degli uffici non si è fermato anche perché per affidare il servizio a un privato i tempi non sono certo brevi considerando la necessità di procedere attraverso un bando pubblico. E a garantire l’attenzione di dipendenti e dirigenti verso questo obiettivo anche il consigliere provinciale Luca Coronella che sin dal suo insediamento in Consiglio (avvenuto il 12 giugno) si è interessato della questione della piscina provinciale confrontandosi «sia con gli uffici che stanno lavorando senza sosta ha detto Coronella sia con il neo presidente che ha mostrato di voler risolvere la questione. L’intenzione è quella di aprire lo Stadio per settembre ma ci sono alcuni problemi gestionali dovuti alla carenza di personale e anche al recupero di fondi. C’è però tutta la volontà di ridare e garantire il servizio ai cittadini riaprendo la piscina in tempi brevi e a inizio settimana Colombiano ha convocato un incontro al quale ho l’intenzione di partecipare».
E a conferma del lavoro degli uffici anche la determina di impegno spesa per l’affidamento del servizio di conduzione e gestione degli impianti tecnologici a servizio dello Stadio del Nuoto a una ditta specializzata. Una determina che ha fatto scattare l’ennesima critica da parte dell’ex facente funzioni ed ex vicepresidente Marcello De Rosa (che ha rinunciato all’incarico affidatogli da Colombiano siglando la rottura dell’accordo siglato prima delle elezioni del presidente) che ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook, nel quale denuncia presunte irregolarità: «Stessa azienda, stesso affidamento. Uno schiaffo alla trasparenza e al principio di rotazione», ha detto De Rosa. Critica, questa, che però non ha sfiorato il presidente Colombiano che per quanto riguarda le procedure di trasparenza adottate dalla Provincia è più che sicuro e soddisfatto: «Trasparenza e legalità sono le cifre che guidano il mio lavoro amministrativo sempre, sia al Comune che qui in Provincia. E anzi ho chiesto agli uffici di verificare se possibile pubblicare anche gli atti che al momento per legge non possiamo pubblicizzare per questioni di privacy. Intanto, tutti possono fare richiesta di accesso agli atti e valutare che le nostre procedure sono corretti e trasparenti».