Nuovo blocco operatorio all’Ospedale di Caserta, cerimonia con la benedizione del vescovo e di De Luca

Caserta, 14 luglio 2025 (di Andrea D’Alterio) – Con la nuova piastra operatoria per oltre 20 milioni inaugurata oggi dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, l’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta continua cambiare volto, trasformandosi in una struttura più moderna e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico.
Il nuovo blocco operatorio (otto sale operatorie di cui una ibrida e una robotica, una sala risveglio e anche un’aula multimediale) è situata al primo dei due piani della nuova palazzina che ospiterà a pian terreno tutti i laboratori dell’ospedale (analisi, Microbiologia, Virologia), che saranno pronti per dicembre di quest’anno.

“I lavori per realizzare questo edificio – rivendica con orgoglio il manager dell’ospedale di Caserta Gaetano Gubitosa – sono durati appena due anni, visto che sono partiti nel luglio 2023.

Con passione, determinazione e rispetto dei tempi abbiamo portato avanti un progetto ampio e articolato di edilizia sanitaria e ammodernamento, che sta rivoluzionando il volto dell’Ospedale.
Grazie al sinergico lavoro di squadra del personale sanitario, tecnico, amministrativo, e alla collaborazione e al supporto della Regione Campania, stiamo potenziando significativamente l’offerta di salute alla popolazione in quantità, qualità e sicurezza”.
Proprio Gubitosa lascerà tra qualche settimana l’incarico ricoperto per quasi otto anni (dal 2017 al marzo 2020 come direttore amministrativo, quindi dal giugno 2020 come direttore generale) per diventare il nuovo manager dell’Asl Napoli1; per questo oggi con emozione ha illustrato gli interventi in corso all’ospedale di Caserta, interessato da lavori frutto di investimenti per 113 milioni di euro, ribadendo “la crescita dell’ospedale, passato di 1400 dipendenti del 2019, compresi 133 interinali, ai 1840 di oggi”. Parte principale dei fondi – 54 milioni di euro del Pnrr e del Piano Nazionale di Coesione – sono destinati alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera che ospiterà 177 posti letto – quattro edifici uniti da un corpo centrale di collegamento – che sarà costruita demolendo parte dei vecchi palazzi del nosocomio; altri 25 milioni di euro sono stato stanziati per la realizzazione dell’edificio a tre piani, il cui completamento è previsto per la primavera 2026, destinato a bunker per la radioterapia, per la medicina nucleare, per la pet/tc, per l’unità spinale e per il recupero e la riabilitazione funzionale e neurologica. E ci sono poi i 940mila euro riservati alla nuova camera mortuaria, “perché quella che c’era quando mi sono insediato mi lasciò esterrefatto. Con la nuova struttura, con annessa camera ardente nuove celle frigorifero, e soprattutto con camere per i familiari dei defunti, garantiremo loro anche dignità e riservatezza”. Gubitosa ha garantito che “sono stati richiesti e ottenuti fondi per un secondo apparecchio per la risonanza magnetica e un secondo angiografo”, ricordando di aver recuperato “spazi dell’ospedale abbandonati da 20 anni, come quello in cui abbiamo aperto il nuovo reparto di chirurgia maxillo-facciale”, e di aver potenziato la gastroenterologia, “con l’attivazione di una seconda sala per l’endoscopia”.